IC ANGHIARI

Saluto del Dirigente Scolastico

Nel momento in cui mi appresto a lasciare la dirigenza dell’IC di Anghiari e Monterchi, sento l’esigenza, con profonda emozione, affetto e gratitudine, di porgere all’intera comunità non solo scolastica il mio saluto tutt’altro che formale.

Sono stati tre anni intensi, complessi, stimolanti e coinvolgenti, nel corso dei quali ho avuto la fortuna di conoscere tante belle persone dentro e fuori dalla scuola. Ho avuto il privilegio di collaborare con persone che svolgono il proprio lavoro con competenza, passione e umanità al servizio dell’educazione, la formazione e la crescita dei giovani di ogni età.

Insieme abbiamo affrontato le paure, le incertezze, le restrizioni, i disagi fisici e psicologici causati dalla pandemia: una dura prova che ha richiesto unità, coraggio e professionalità. L’emergenza ha messo in evidenza i nostri limiti, ma ha evidenziato ancora di più il ruolo fondamentale della scuola nella società e la sua incidenza sul benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi; per questo abbiamo moltiplicato gli sforzi per investire sul miglioramento dell’offerta formativa e sull’innalzamento della qualità della didattica. Non smetterò mai di ringraziare i docenti, il personale amministrativo, i collaboratori scolastici per la responsabilità, la serietà e l’attaccamento dimostrato.

Arrivando qui, nel 2020, dissi subito che mi sentivo a casa ad Anghiari e Monterchi, perché percepivo quelle qualità culturali, umane, relazionali, quella capacità di conoscersi e riconoscersi nella comunità, di praticare cittadinanza attiva e solidale, che costituiscono la più grande ricchezza dei borghi italiani in cui abbiamo la fortuna di nascere e vivere. Ora nel mio animo si è rafforzata la consapevolezza che questa casa è davvero la mia e la porterò con me sperando di lasciarvi almeno qualcosa rispetto al tanto che ho ricevuto.

A voi, alunne e alunni, desidero augurare un proseguimento sereno, gioioso e proficuo del percorso di studi e di crescita; sfruttate al meglio questi anni unici e irripetibile della vita in cui potete dedicarvi completamente allo studio e al gioco: due pratiche fondamentali per ogni apprendimento e strettamente connesse sin dall’antichità. Del resto, il termine greco scholé, da cui deriva scuola, significava svago, tempo libero dalle occupazioni, dal lavoro, libertà di potersi dedicare appunto allo studio.   

Ringrazio le famiglie per la collaborazione, l’attenzione e il dialogo che non sono mai mancati: il patto educativo, che si fonda sulla fiducia, sul rispetto delle persone e dei ruoli, sulla condivisione degli obiettivi, resta un elemento portante e determinante della qualità e dell’efficacia dell’azione educativa e formativa. La scuola pubblica è un bene comune e un pilastro di qualsiasi democrazia, senza la quale è impossibile tendere a quei principi di eguaglianza e pari opportunità previsti dalla Carta Costituzione.

Infine, non potendo elencare qui tutte le persone che lo meriterebbero, i miei collaboratori, la Segreteria, il Consiglio d’istituto, i colleghi della Valtiberina e della provincia di Arezzo, le amministrazioni comunali, le associazioni, le forze dell’ordine, la Parrocchia, la stampa, affido i miei ringraziamenti per tutti, a chi rappresenta le comunità di Anghiari e Monterchi, ai Sindaci Alessandro Polcri e Alfredo Romanelli, ai quali rinnovo la mia stima e la mia amicizia.

                     Prof. Andrea Proietti